Stelarc, Amplified Tension |
Il tema del Laboratorio di tesi di Architettura degli Interni III, tenuto con la collaborazione della storica dell'arte Maria Elena Minuto nell'A.A. 2011/2012, sarà lo spazio e le sue relazioni con il corpo, e viceversa. Sempre che le due “entità” possano essere disgiunte.
Il filosofo tedesco Martin Heidegger si domandava in "Corpo e Spazio": “Cos'è, dunque, lo spazio in ciò-che-gli-è-proprio? (…) Se facciamo attenzione a ciò-che-è-più-proprio dello spazio, ossia al fatto che fa-spazio, siamo finalmente in condizione di scorgere uno stato di cose rimasto fino ad oggi precluso al pensiero. Si tratta di vedere in che modo l'uomo è nello spazio. L'uomo non è nello spazio come un corpo."
Eadweard Muybridge , Running away, 1885 |
In che modo il corpo, entrando in contatto con un ambiente, può produrre una determinata situazione spaziale attraversabile, non solo fisicamente ma anche emotivamente e percettivamente?
Claude Parent, Biennale di Venezia, 1970 |
Esperienze che hanno avuto un parallelo in alcune non-opere dell’architettura radicale, tra le quali citiamo le azioni urbane e spaziali, fatte di sfere, schiume e strutture pneumatiche, dei viennesi Haus-Rucker-Co e Coop Himmelblau, dal valore primariamente politico.
Anni in cui le prove di case/capsula a misura di corpo, quasi seconda pelle per una definizione minima della sfera individuale, trovavano forma nei cilindri trasparenti di Hans Hollein.
Hans Hollein, Mobiles Buero, 1969 |
Trisha Brown, Walking on Wall, 1971 |
Ricardo Porro, Maison des Jeunes_Vaduz_Lichtenstein_1972 |
Per il progetto di tesi, in una prima ipotesi, si propongono tre campi di intervento, tre ambiti, o forse tre metafore:
1. LO SPAZIO – PROTESI
2. LO SPAZIO E IL SUO DOPPIO (IL CORPO)
3. SPAZIO COME CORPO
Per la tesi, gli studenti, individualmente o in coppia, dovranno definire nel corso del primo semestre un tema personale che rientri nell’ambito dei macro-temi proposti. Nel secondo semestre dovrà essere sviluppata la fase progettuale vera e propria.
BIBLIOGRAFIA
Architettura – teoria
- Vidler Anthony, The Architectural Uncanny, Massachusetts Institute of Technology, Cambridge, 1994 (trad. it, Il perturbante dell’architettura, Einaudi, Torino, 2006)
- Vidler Anthony, Warped Space, Massachusetts Institute of Technology, Cambridge 2000; trad. It, La deformazione dello spazio, PostmediaBooks, Milano, 2009
Architettura – fisiognomica e antropomorfismo
- Feuerstein Günter, Biomorphic Architecture: Human and Animal Forms in Architecture, Edition Axel Menges, Stuttgart, 2002
Arte - generale
- Foster Hal et al., Art since 1900. Modernism, Antimodernism, Postmodernism, London, Thames & Hudson, 2004 (tr. it. Arte dal 1900, Milano, Zanichelli, 2006).
Arte – corpo e performance
- Goldberg Roselee, Performance. Live art since the 60s, Thames & Hudson, London, 2004
- Macrì Teresa, Il corpo postorganico. Sconfinamenti della performance, Costa & Nolan, Genova, 1996
- Jones Amelia, Presence in Absentia: Experiencing Performance as Documentation, in "Art Journal", Vol. 56, No. 4, College Art Association, 1997, pp. 11-18
- O'Reilly Sally, Il corpo nell’arte contemporanea, Piccola Biblioteca Einaudi. Mappe, Torino, 2011
Filosofia
- Heidegger Martin, Corpo e spazio. Osservazioni su arte-scultura-spazio, Il Melangolo, Genova, 2004
VIDEOGRAFIA
si suggerisce inoltre la visione dei seguenti video, reperibili su ubuweb.com:
- Hans Namuth, Pollock Painting, 1951, 10:13 min, color, sound.
- Yves Klein, Anthroponometries of the Blue Period and Fire Paintings: Two Performances, 1960, 7:00 min, color, silent.
- Yvonne Rainer, Hand Movie, 1966, 6:17 min, b&w, silent.
- Vito Acconci, Association Area, 1971, 62:00 min, b&w, sound.
- John Baldessari, Six colorful inside Jobs, 1971, 32.57 min, color, silent.
- Marina Abramovic, Freeing the Body, Berlin 1976, Galerie Mike Steiner, 360:00 min, b&w, sound.
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