|
Werner Herzog, Apocalisse nel deserto (Lektionen in Finsternis), 1992 |
Premessa
“zoe: vita eterna immortale che continuamente passa da morte a vita. In questo senso non c’è mai la morte, è soltanto una variazione di ritmo della vita
bios: è il segmento di vita, perché quello inizia e quello finisce, allora si genera e si corrompe. E la sofferenza non è altro che un segno della morte dentro di noi. Anzi, noi viviamo la morte nella sofferenza. Perché quando sopravviene la morte non ci siamo più. È una condizione dell’esistenza”.