giovedì 8 agosto 2013

TESI 2011/2012: Lavinia Alessandrini

RESTITUZIONI VISIVE
Abitare la distanza
Le vie, le strade, i percorsi, sono affollati, saturi di corpi, di gesti, di voci. Persone che vanno e persone che vengono lasciano tracce effimere che poi svaniscono. Passano e non vi abitano, sono spazi spogli, inermi, momentanei. Ognuno di noi li attraversa in maniera inconsapevole, distratta, fugace. Sono corpi distanti, respingono l'altro, proseguono solo per trovare una via di fuga. Sono corpi chiusi a guscio, solitari,

domenica 4 agosto 2013

TESI 2011/2012: Lucia Cavalieri

LE TRACCE DEL CORPO
Abitare le rovine
NIDO - modello di studio
Tracce abbandonate, tracce lasciate, tracce dimenticate. La relazione tra due componenti implica una situazione di parità o disparità tra essi. Implica il compimento di gesti consapevoli o inconsapevoli di una componente sull’altra. La testimonianza di queste relazioni è rappresentata dalle tracce. La loro natura dipende dalla consapevolezza dei gesti del corpo.

sabato 13 luglio 2013

TESI 2011/2012: Riccardo Buttazzo

RUOT-Abitare circolare

Un’architettura a forma cilindrica, nel cui interno verranno definiti spazi abitabili dal corpo. Essa sarà divisa in cinque moduli uguali, dei quali tre utilizzati per determinate funzioni, mentre le altre due avranno funzione di passaggio.

venerdì 12 luglio 2013

TESI 2011/2012: Camilla Casiccia

UN ALTRO TERRENO
website in english > http://camillacasiccia.weebly.com/thesis.html


Quanto è importante la mente a guidarci all’interno di un luogo?
Questa è stata una domanda importante che mi sono posta.
Il nostro corpo interagisce con gli spazi attraverso le posizioni e i movimenti che assumiamo all’interno di essi, ed attraverso gli impulsi sensoriali che il nostro cervello riceve, che la nostra mente analizza.
Da qui la mia voglia di capovolgimento.

venerdì 21 dicembre 2012

SEMPIONE 1992-2012. 20 ANNI DI UNA TESI. Michele Porcu e Laura Bettinelli

Planimetria in corrispondenza del "Bosco Chiodato"
"Bosco Chiodato"- una palificazione a maglia regolare (3x3m. altezza pali 11 m) trattiene in sospensione "zolle" in acciaio


Era il 21 dicembre del 1992 quando due studenti di Architettura del Politecnico di Milano portavano in discussione una lunga e complessa tesi dal titolo "Sempione. Un ponte ambientale dal nucleo storico all'intorno. E viceversa". Gli studenti erano il sottoscritto e la sua compagna di studi Laura Bettinelli. Il progetto era stato seguito da un Maestro dell'architettura italiana, Vittoriano Viganò, Professore di quella Facoltà nel corso di Composizione Architettonica III.

lunedì 3 dicembre 2012

INCUBAcTION - A.A. 2012/2013 - Programma del laboratorio_AGGIORNATO


Werner Herzog, Apocalisse nel deserto (Lektionen in Finsternis), 1992
Premessa
Il filosofo Salvatore Natoli, durante un’intervista al Festival della Filosofia di Modena, ricordava che nella civiltà greca esistevano due parole per “vita” (http://www.asia.it/adon.pl?act=doc&doc=726):
zoe: vita eterna immortale che continuamente passa da morte a vita. In questo senso non c’è mai la morte, è soltanto una variazione di ritmo della vita
bios: è il segmento di vita, perché quello inizia e quello finisce, allora si genera e si corrompe. E la sofferenza non è altro che un segno della morte dentro di noi. Anzi, noi viviamo la morte nella sofferenza. Perché quando sopravviene la morte non ci siamo più. È una condizione dell’esistenza”.

mercoledì 21 novembre 2012

MOSTRA SEITENWÄNDE


Giovedì 15 Novembre siamo stati a visitare, con un gruppo di circa 40 studenti del terzo anno di Design e Scenografia del corso di Fotografia del prof. Mariano Dallago, al quale si è unito un piccolo gruppo di mie laureande, la Mostra SeitenWände - Fotografie nel libro e nello spazio.

Si tratta di una mostra di fotografie e libri d'artista che hanno come materiale costitutivo la fotografia, di docenti e studenti dell'Accademia di Belle Arti di Amburgo HFBK (http://www.hfbk-hamburg.de/en/), organizzata con il Goethe-Institut Mailand e allestita nella  Galleria dell'Institut français, in corso Magenta a Milano.
Il progetto editoriale/fotografico dell'HFBK - una prestigiosa Accademia nella quale insegna tra gli altri Wim Wenders - è nato 40 anni fa, insieme alla casa editrice interna, 
Materialverlag, che permette la pubblicazione diretta dei libri.

I documenti in mostra, le intenzioni e le idee sottese, sono stati presentati e raccontati da Mary Zurigo, l'organizzatrice per il Goethe-Institut dell'edizione milanese - la terza dopo quelle allo StadtMuseum di Monaco e al Goethe-Institut di Praga - che ha gentilmente collaborato alla realizzazione di questa visita/lezione collettiva.

Riportiamo qui, insieme ad alcune fotografie scattate da Mariano Dallago, uno dei comunicati stampa della Mostra:
Fotografie di Mariano Dallago ©

martedì 30 ottobre 2012

LEBBEUS WOODS 1940 - 2012

Lebbeus Woods
Lansing, Michigan, 31 Maggio 1940
New York, 30 Ottobre 2012

Il 30 Ottobre è morto a New York Lebbeus Woods.
Non è forse questa la sede per tracciarne un ritratto organico, non in questo momento.
Nel blog avevo più volte accennato al suo lavoro (http://naba-design-micheleporcu.blogspot.it/2010/04/on-lebbeus-woods.html#more), così durante le lezioni.
Woods è stato per me un punto di riferimento fondamentale, il parametro più alto che l'Architettura potesse raggiungere. Un emblema di coerenza e rifiuto dei compromessi. Quindici anni fa ho avuto la fortuna di poterlo conoscere e insieme alla stima è nata un'amicizia.
Qui voglio ricordarne non solo la straordinaria qualità di Architetto, la bellezza dei suoi disegni, la potenza dei suoi progetti, il suo pensiero e la sua capacità d'immaginazione, ma anche l'umanità, la gentilezza e onestà intellettuale.

Lebbeus Woods rimane una figura centrale nella storia, non solo contemporanea, dell'Architettura  sperimentale e di ricerca, un talento raro che continuava, solitario, a dare valore e senso alla parola Architettura.

Una perdita immensa, ma i suoi semi rimarranno nella storia dell'Architettura, una storia che andrebbe riscritta.

MP


Einstein Tomb, 1980

giovedì 12 luglio 2012

TESI 2010/2011: Simone Rigamonti



COMPLUVIUM
Una casa per Anish Kapoor
Il proposito di questa tesi è di permeare l’istanza formale architettonica con temi che indagano gli aspetti psicologici relativi al rapporto uomo/spazio.
Il protagonista di questa indagine è l’artista di origine indiana Anish Kapoor, che progetta le sue opere intorno all’uomo, fornendogli degli spettacolari strumenti di indagine introspettiva, dove scomporre e ritrovare l’equilibrio con il sé e con lo spazio in cui il sé è contenuto.

mercoledì 6 giugno 2012

Notes on THE CYBERNETIC CIRCUS

In una società dei consumi, l’unico rimedio è rendere il proprio lavoro indigeribile. Altrimenti diventerà l’inevitabile prodotto finale di tutti i processi di consumo: escremento.
Lebbeus Woods, 1991